Barche, motori e prestazioni.
Le barche ad alte prestazioni sono difficili da realizzare perché per avere altri incrementi di performance già a valori alti di velocità occorre avere molto più potenza. Le prestazioni di queste barche dipendono essenzialmente da due elementi: il peso e la potenza, ovvero per ottenere barche veloci il rapporto peso/potenza deve essere il più basso possibile.
Purtroppo questa relazione non è lineare nel senso che se dimezziamo questo rapporto la velocità non si raddoppia.
Questo perché la velocità dipende da molti altri fattori innanzitutto dalla resistenza idrodinamica che si oppone al movimento della barca che aumenta esponenzialmente con la velocità.
In linea di massima possiamo dire che installando un motore in più il vantaggio che se ne ricava in termini di velocità, è maggiore dell’aumentata resistenza idrodinamica introdotta inevitabilmente dallo stesso motore.
Tuttavia non sempre avere più motori e quindi più potenza a bordo si ottiene più velocità perché un altro fattore molto importante da considerare è il setup, l’assetto della barca, dalla scelta delle eliche dei piedi poppieri e dalla loro immersione in acqua.
L’aumento della potenza la riduzione del peso e della resistenza idrodinamica insieme alla sicurezza, manovrabilità e stabilità sono tutti elementi essenziali per una barca ad alta prestazione. Comunque la potenza resta fondamentale per realizzare una barca ad alta prestazione il problema è come ottenerla con uno, due o più motori.
Escludendo per il momento le barche dove sono installati più di due motori, vediamo quando possiamo installare uno o due motori per fare la scelta migliore.
Su certi scafi non possiamo scegliere per esempio il Donzi 22 classico costruito da Donzi Marine lungo 22 piedi (7 m) e largo 7 (2 m) il modello più grande della gamma dei classici Donzi. E’ motorizzato da un solo motore Mecruiser V8 da 8,2 l entrobordo a benzina da 430 cv, in grado di mantenere una velocità di crociera di 55 mph (89 km/h) con una velocità massima di 75 mph (121 km/h). Non si esclude la possibilità di installare un motore ancora più potente, in questo caso non conviene andare oltre.
Lo stesso discorso vale per Apache 24 TS Speedster un motoscafo veloce, il modello più piccolo adesso realizzato dal marchio Apache Powerboats. Lungo 24 piedi, (7,3 m); largo 8 piedi,(2,4 m) spinto da un solo motore, che può essere del tipo fuoribordo o entrobordo, anche con non molti cavalli si riesce a toccare delle velocità sorprendenti con una guidabilità eccezionale.
I vantaggi di avere un solo motore che spinge la barca sono molteplici iniziando proprio dalla resistenza idrodinamica che è bassa perché c’è un solo piede immerso nell’acqua. Anche il peso a poppa con un solo motore è inferiore e l’efficienza è maggiore perché c’è solamente un organo in movimento da alimentare. Inoltre nel caso specifico di Apache 24 TS Speedster c’è tutta la garanzia offerta dagli scafi Apache che sono noti perché durano più di 30 anni con prestazioni eccezionali in acque “agitate”.
Da questi due esempi di barche ad alte prestazioni presenti ora sul mercato si rileva che fino ai 24 piedi, o poco più i 7 metri, un solo motore potrebbe soddisfare la nostra voglia di andare veloci sul mare e con costi relativamente ridotti perché un solo motore costa meno non solo quando si acquista, ma anche per la periodica manutenzione e consuma di meno.
Per chi non si accontenta di queste velocità, dobbiamo necessariamente orientarci verso barche più lunghe con 2 motori a bordo.
Come Cigarette Racing 515 che ha uno scafo lungo 49,21 piedi (15 m) e largo 9,51 piedi (2,90 m) con una forma slanciata, per avere la massima aerodinamicità in mare. E’ stato motorizzato con due supponenti motori V8 Mercury Racing che sviluppano una potenza 1.350 cv ciascuno con la normale benzina a 91 ottani e che possono raggiungere la potenza di 1.550 cv ciascuno utilizzando carburante da competizione che può arrivare a toccare i 136 mph pari a 220 km/h.
Oppure il Crypto Outerlimits SV 43 lungo 43 piedi (13 m) e largo 9 (2,7 m) anch’esso alimentato da due motori entrobordo sfalsati Mercury Racing 1550/1350 detiene il record mondiale di velocità sull’acqua per monoscafi con fondo a V con 180,465 mph pari a poco più i 290 km/h.
Per chi ama le prestazioni ancora più esuberanti dobbiamo necessariamente passare ai multiscafi tra i più diffusi sicuramente è il catamarano una imbarcazione formata da due scafi collegati da una struttura di collegamento chiamata ponte.
La differenza tra un monoscafo e un catamarano è che un monoscafo è immerso nel mare. Il catamarano è appoggiato.Il monoscafo squarcia l’acqua, il catamarano ci scivola sopra.
Per queste caratteristiche il catamarano è più stabile, più manovrabile ma soprattutto più veloce e a parità di potenza consuma di meno.
Nelle gare di velocità di motonautica come per esempio la classe 1 del Campionato mondiale offshore che si svolge in mare aperto, si utilizzano catamarani che, oltre a permettere di raggiungere un’alta velocità, hanno una manovrabilità eccezionale.
Una delle società leader nella costruzione di questi catamarani ad alta prestazione è certamente la Skater fondata nel 1978, la prima al mondo ha produrre catamarani per campionati offshore vincendo numerosi titoli mondiali e nazionali e record di velocità. Tra la gamma dei catamarani performanti che produce la Skater, si evidenzia il 388 lungo 38 piedi (11,58 m) e largo 11 (3,35 m) che pesa solamente 4.400 libbre (1.996 kg) è l’attuale modello vincente del campionato nazionale e mondiale di offshore d’altura con la velocità limite della barca che supera 190 mph pari a circa 306 km/h.
In particolare escludendo i motori che si utilizzano nelle gare o nei primati, il 388 può essere equipaggiato con una coppia di fuoribordo Mercury Racing 400R, si ottengono così velocità superiori a 115 mph, o in alternativa con una versione entrobordo con 2 motori gemelli Mercury Racing QC4v da 1.100 cv così il 388 è in grado di superare 160 mph velocità terribilmente veloci da far tremare i polsi.