Mercury Marine e le soluzione sulle applicazioni multiple dei motori fuoribordo.
Negli ultimi anni stiamo assistendo a una vera e propria rivoluzione nel settore nautico perché i motori fuoribordo che fino a poco tempo fa erano utilizzati per imbarcazioni con una lunghezza massima di 10 metri adesso sono impiegati per equipaggiare barche molto più grandi.
Come per esempio le barche da pesca a consolle centrale inizialmente avevano misure fino e non oltre i 7 metri invece adesso hanno raggiunto misure esorbitanti spinte sempre da enormi e potenti motori fuoribordo.
Barche di 15 metri che prima erano equipaggiate, date le dimensioni, solo con motori entrofuoribordo adesso o sono direttamente alimentate con applicazioni multiple con più motori fuoribordo o esiste anche la versione con questo tipo di motorizzazione.
Questo perché stimolate da una clientela che mostra una preferenza per questo tipo di motori, le case costruttrici nel tempo hanno sviluppato motori fuoribordo sempre più potenti, controllati elettronicamente sia singolarmente sia inseriti in una delle applicazioni multiple dove sono installati due, tre e persino quattro o più fuoribordo.
Potenza e controllo sono stati gli elementi principali che hanno caratterizzato lo sviluppo di questi motori prima singolarmente e poi nelle applicazioni multiple. Tutta potenza controllata elettronicamente che permette non solo di guadagnare in prestazioni, in consumi e accelerazione ma anche di spazio a bordo.
La tendenza degli utilizzatori a preferire come motorizzazioni per le proprie barche i motori fuoribordo stanno obbligando tutte le case costruttrici a grossi investimenti compresi lo sviluppo dell’elettronica per garantire una piacevole e sicura navigazione.
All’ultimo Miami International Boat Show, uno degli eventi più importanti della nautica mondiale Mercury Marine, leader mondiale nella propulsione navale, ha introdotto una nuova serie di accorgimenti tecnici di avanzata tecnologia che rendono più facile e piacevole il controllo di applicazioni multiple a cinque e sei motori fuoribordo. Queste soluzioni tecnologiche prevedono che i motori possono essere azionati da una unica leva (modalità a leva unica) o due leve di comandi (modalità Shaw) per azionare un’applicazione a tre, quadrupli, cinque o sei motori.
Un Troll Control fornisce un controllo a bassa velocità molto preciso con incrementi di 10 rpm ; Cruise Control consente di impostare un preciso regime di giri o velocità;
Dock Mode, sostituisce la risposta dell’acceleratore del telecomando al 50 percento, consentendo una potenza limitata più precisa per le manovre da vicino;
Helm Transfer, trasferisce il controllo a una stazione secondaria con la possibilità di accelerare solo per riscaldare i motori e fare aumentare l’erogazione di corrente dell’alternatore per caricare le batterie.
Le soluzioni non finiscono qui lo sterzo elettronico è stato reso più dinamico e sensibile con una sterzata facile a basse velocità e una sterzata più rigida a velocità più elevate. Il pilota automatico è completamente integrato e il controllo di rotta, consente di bloccare la rotta dell’imbarcazione e di regolarla con incrementi di 1 e 10 gradi.
In più sono state implementate il modo di funzionare dello Joystick per migliorare le operazioni e le manovre in spazi ristretti per permettere di attraccare in totale sicurezza in ogni situazione che si presenti con stress pari a zero e senza preoccuparsi del vento o della corrente.
In aggiunta sono state inserite altre funzionalità come l’ancoraggio Skyhook, (ancora elettronica) che consente al navigatore di bloccare la posizione e la direzione dell’imbarcazione; Drifthook, che consente al navigatore di bloccare la rotta dell’imbarcazione e allo stesso tempo di spostarsi; Heading Adjust, che consente al navigatore di regolare la rotta, mentre la barca è impegnata in Skyhook o Drifthook, con incrementi di 1 e 10 gradi; Bowhook, che consente al navigatore di bloccare la posizione dell’imbarcazione consentendo allo stesso tempo alla rotta di oscillare con il vento e / o le correnti d’acqua.
Infine Active Trim, che taglia automaticamente tutti i motori al loro angolo di assetto ottimale in base alla velocità con un sistema di set- up in grado di controllare l’inclinazione di ciascun fuoribordo durante la navigazione poiché per larghi scafi basta un leggero angolo di sbandamento per non fare affluire sufficiente acqua ai motori situati all’estremità del sestetto dei motori.
Questa elettronica è supportata sempre dall’ interfaccia utente VesselView di Mercury, che visualizza i dati su tutti e cinque i sei motori su uno schermo.
A riguardo Kris Neff, vicepresidente della gestione globale delle categorie e della pianificazione strategica di Mercury Marine ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Abbiamo appositamente progettato queste soluzioni per affrontare le dinamiche e le proprietà uniche delle configurazioni a cinque e sei motori su imbarcazioni più grandi”, “Per abbinare o superare ciò che abbiamo già fatto con le matrici da due a quattro motori, è stata richiesta una significativa ricerca e programmazione software per massimizzare il contributo di ciascun motore nelle varie manovre e impostazioni dell’acceleratore”.