Mercury Avator il primo modello di fuoribordo elettrico di  Mercury Marine.

Ridurre drasticamente l’impatto ambientale delle barche, ridurre a zero l’emissione dei motori marini   e l’inquinamento acustico sono tutte caratteristiche che impegneranno tutti i costruttori di barche per affrontare le sfide del XXI secolo.

Volvo Penta  azienda del gruppo svedese Volvo  leader mondiale nella  costruzione di motori e di sistemi di propulsione marini da anni ormai ha  come obiettivo principale quello    di guidare i progressi nella tecnologia sostenibile. Per questo motivo ha concentrato tutto i suoi sforzi nell’esplorazione di nuove tecnologie che mira a sviluppare nuovi motori   entrobordo ed entrofuoribordo, con una maggiore efficienza nei consumi e zero emissioni grazie ai combustibili ibridi, elettrici e rinnovabili che rappresentano la nuova direzione dell’Azienda. Come risultato di questo percorso di trasformazione la società ha addirittura  sospeso  dal 1 ° gennaio 2021   lo sviluppo dei motori fuoribordo  a carburante  Seven 627  da 627 cv, i più potenti al mondo mai costruiti interrompendo anche la  vendita e la commercializzazione, forse perché ritenuti pochi green  dal nuovo management del gruppo.

Ricordiamo  che il Seven 627 è stato sviluppato da Seven Marine una piccola Azienda americana a   carattere familiare nata nel 2010 che è riuscita prima con il suo 557 a costruire il fuoribordo più potente al mondo   della classe 500 con la potenza strabiliante di 557 cv e successivamente il 627 con una potenza che non ha pari di 627 cv    trasformando un propulsore di auto in un motore fuoribordo. Nel 2017 questa Azienda produttrice di questi  potenti motori fuoribordo è stata  comprata dal gruppo Volvo Penta. 

Volvo Penta con i fuoribordo  Seven Marine, poteva sicuramente aumentare la sua capacità di fare business ma evidentemente l’anima verde dell’Azienda in coerenza con i suoi obiettivi di lungo tempo che prevedono di arrivare entro il 2050 a produrre sistemi di propulsione a zero emissioni attraverso l’alimentazione elettrica, ma anche con combustibili ibridi e rinnovabili ha prevalso.

Anche Mercury Marine, il colosso motoristico mondiale americano di motori marini del tipo entrobordo ed entrofuoribordo e fuoribordo, inevitabilmente sta andando  nella stessa direzione, la strada ormai è stata tracciata il futuro è nel segno della navigazione green. Per questo Mercury Marine già  da tempo sta lavorando per  trovare le migliori soluzioni nella  produzione di motori marini capaci di ridurre le emissioni ai minimi termini  e di proporre dei  nuovi modelli sempre  più adatti per preservare l’integrità del mare.

Oggi giorno la propulsione meccanica può vantare questa caratteristica grazie ai moderni motori elettrici e nel prossimo futuro Mercury Marine è pronta a lanciare nuovi modelli di fuoribordo elettrici sul mercato.

Intanto al Miami International Boat Show 2022  del  16-20 febbraio, è stato presentato  il primo modello di  fuoribordo elettrico Mercury dal nome  Mercury Avator che evidenzia l’impegno di Mercury Marine a investire nei programmi di sviluppo e ricerca per  realizzare costantemente  nuovi motori  che rappresentano il meglio  nell’innovazione marina, nella tecnologia avanzata e nell’ingegneria e Aviator rappresenta un grosso  investimento nel processo di elettrificazione che l’Azienda vuole perseguire combinato con oltre 80 anni di esperienza nel settore marittimo. 

Fino adesso inconfutabilmente Mercury Marine  è  una Aziende leader nella realizzazione di  motori marini endotermici prodotti in serie, sicuramente è tra le  migliori al mondo  nella costruzione di motori fuoribordo endotermici  destinati per alimentare imbarcazioni da diporto,  la sfida del futuro, che è  anche l’obiettivo Aziendale di Mercury Marine, è quella di estendere questa sua capacità anche nella realizzazione di motori marini elettrici.

A riguardo Chris Drees, presidente di Mercury Marine ha rilasciato la seguente dichiarazione: .

“Siamo entusiasti di annunciare formalmente questa nuova audace fase della nostra visione per il futuro che solo Mercury Marine può offrire”  “L’elettrificazione è strategicamente importante per noi e questo concetto fornisce una prima occhiata a come intendiamo mantenere il nostro impegno per essere leader del settore sia nei prodotti a combustione interna che nella propulsione elettrica. Stiamo portando l’efficienza a un nuovo livello, aprendo nuovi modi per godersi l’esperienza nautica”. 

“Il nostro team sta prendendo tutto ciò che sappiamo su come i consumatori utilizzano i nostri prodotti e lo sta incorporando in Avator, creando un sistema di propulsione elettrica che stabilirà un nuovo punto di riferimento per l’industria marittima”.

Durante la presentazione  del nuovo motore Mercury Avator,  Mercury Marine non ha rilasciato nessuna specifica sul motore, esteticamente si presenta con  le stesse linee dei suoi cugini più grandi a quattro tempi,  è il primo di una  gamma di altri 5 modelli che saranno annunciati nei prossimi mesi.

Dalle prime indiscrezioni sembra che questo primo modello sia un piccolo motore  a bassa potenza, leggero e facilmente trasportabile  silenzioso, fluido, facile da usare con emissioni zero e manutenzione al minimo che  renderà la navigazione più accessibile anche  in aree interdette ai motori endotermici.

Per la  semplicità di funzionamento e per le  sue prestazioni eccezionalmente fluide e silenziose  Avator consentirà a chiunque di godersi il piacere autentico della  navigazione  senza gas di scarico niente  inquinamento acustico né emissioni di altro tipo.

Aviator è stato realizzato attraverso un lungo programma di ricerca  con numerosi test sia  in laboratorio che  in mare aperto. Dal motore all’idrodinamica tutto è stato ottimizzato.

Per massimizzare l’impiego del motore elettrico  in acqua, per  poter contare su un’autonomia assimilabile a quella di un  propulsore endotermico, Avator  viene alimentato attraverso un  ingegnoso sistema di batterie portatili a ricarica rapida rimovibili e intercambiabili.

Questo sistema consente di  disconnettere facilmente la batteria di  alimentazione  del motore,  montato sullo specchio di poppa della barca, per essere all’occorrenza  sostituita da altre dello stesso tipo.

Un display integrato mostra tutte le informazioni sulla carica della batteria e sul funzionamento del motore.

A proposito    Tim Reid, vicepresidente dello sviluppo e dell’ingegneria dei prodotti di Mercury Marine ha voluto rilasciare il seguente commento in merito:

“Mercury ha i team di progettazione e tecnologia più forti e robusti del settore che stanno dando forma a una nuova potenza per la nautica che espande il marchio in nuove applicazioni”. “Riteniamo che caratteristiche come batterie facilmente sostituibili e funzionamento silenzioso abbiano un grande appeal per i diportisti attuali e potenziali. Ci aspettiamo che la nostra gamma di offerte elettriche si espanda nel tempo e continueremo ad ascoltare il feedback dei consumatori e monitorare le tendenze di adozione”.    

Anche l’ ingombro e il peso è stato ottimizzato in modo  da facilitare il trasportare per  eliminare la necessità di un veicolo da rimorchio di grandi dimensioni.

Sarà interessante conoscere il prezzo di questo primo fuoribordo elettrico  per poterlo confrontare con un fuoribordo endotermico a quattro tempi con le stesse dimensioni e prestazioni, prodotti dalla concorrenza ma anche dalla stessa Mercury  e valutare in seguito   il comportamento in acqua  quando usciranno le taglie più grandi.

In linea teorica potremmo dire che gli svantaggi dei  motori elettrici non  esistono, tuttavia  molti diportisti si pongono la domanda  dove e come vengono smaltite le batterie.

Già da tempo esistono diversi  processi  di riciclo di buona parte dei materiali utilizzati per gli accumulatori  questi  processi  sono  meno inquinanti rispetto agli elementi che rilascia un normale motore endotermico nel corso della sua vita.

Per cui possiamo concludere che la soluzione elettrica è un’opzione concreta per la nautica da diporto e in molti casi anche per quella professionale e attualmente  è quella più pronta e  senza dubbio la  più adatta per preservare l’integrità del mare.