Baltic 68 Café Racer il più grande yacht a vela al mondo costruito utilizzando il lino.

Gli armatori di nuova generazione desiderano sempre di più yacht a vela multiruolo che si evidenziano sia come crocieristi  di lusso sia come yacht da regata di successo. Imbarcazioni lussuose confortevoli di grandi dimensioni con navigazione facile senza stress per fare lunghe crociere con grandi percorrenze in totale autonomia che all’occorrenza possono essere allestite con un assetto da corsa per partecipare attivamente alle regate non solo per fare numero ma per avere concrete possibilità di poterle vincere.  

Baltic Yachts è un cantiere tra più famosi al mondo perché riesce sempre a rispondere alle esigenze richieste dagli armatori e da anni, costruisce lussuose barche a vela da crociera con prestazioni vincenti per le regate e grazie alla sua capacità innovativa realizza i suoi yacht semplici da guidare sicuri efficienti e sempre più ecosostenibili. Baltic Yachts è anche il principale costruttore mondiale di yacht con compositi avanzati come la fibra di carbonio fondamentali per costruire scafi leggeri, rigidi per essere veloci. Tuttavia per la sua anima verde Baltic Yachts è costantemente alla ricerca di nuovi materiali e tecniche ecocompatibili per ridurre drasticamente l’impatto ambientale dei suoi scafi.

Per quanto il carbonio è una fibra più resistente dell’acciaio, leggera e che non si deteriora, purtroppo ha il difetto di essere frutto della distillazione del petrolio, inoltre subisce l’aggiunta di varie sostanze chimiche. In sintesi è un materiale tutt’altro che “green” e che produce inquinamento sia nella sua fase di realizzazione, sia in quella di distruzione o smaltimento.

Per questa ragione alcuni cantieri nautici cominciano negli ultimi anni ha rimpiazzarlo con altre fibre naturali, come per esempio le fibre di lino che sono biodegradabile e riciclabile al 100%, mentre il carbonio, le resine non sono biodegradabili e neanche riciclabili adesso lo smaltimento più utilizzato è in discarica e difficilmente negli inceneritori.

Tuttavia si ha notizia che si sta sviluppando un processo per recuperare le resine e le fibre utilizzate nei compositi, in particolare proprio nell’industria nautica.

La fibra di lino oggi non ha ancora raggiunto le qualità della fibra di carbonio ma diversi ricercatori ci stanno lavorando e presto potrebbe arrivare a sostituire il composito nero in tutte le sue applicazioni.

Baltic 68 Café Racer è lo yacht a vela più grande al mondo realizzato dal cantiere finlandese Baltici Yachts dove è stato impiegato più del 50% di fibre di lino coltivato per rafforzare la struttura dello scafo riducendo così drasticamente  l’uso del carbonio.

Il lino utilizzato è l’apmlitex della Bcomp che oltre a essere compatibile con la lavorazione con le fibre di carbonio ha anche eccellenti proprietà fonoassorbenti che consente di recuperare spazio riducendo l’uso dell’isolamento.

Lo yacht è lungo 68 piedi ( 20,73 metri) e  largo 18,47 piedi (5,63 metri) il dislocamento è di appena  20,6 tonnellate

Gli esterni dello yacht sono stati progettati da Javier Jaudenes mentre gli interni da Jens Paulus e Baltic Yachts.

Il primo yacht Baltic 68 Café Racer  è stato varato nel  2021 allestito con  un potente piano velico  facile da gestire.  Ovviamente si naviga con il vento, però quando serve la propulsione, è sempre garantita per la presenza in sala macchina di un motore elettrico da 30 kW a zero emissione con idrogenrerazione durante la navigazione e pannelli solari. Quando lo yacht veleggia il motore  elettrico sfruttando l’energia dell’elica diventa un generatore, da 3 kW a 8 nodi e 6 kW a 10 nodi mentre i pannelli solari, producono 1,5 kW  anche quando la barca è ormeggiata. Insieme caricano un banco di batterie che hanno una capacità da 60 kWh e si ricaricano in sei ore, che sua volta fornisce energia ai sistemi e ai servizi di navigazione a bordo dello yacht per un’autonomia di tre ore a sette nodi. In aggiunta è previsto un sistema per l’uso dell’idrogeno.

Anche i ponti di legno sono stati opportunamente modificati per ridurre drasticamente l’impatto ambientale utilizzando un legno modificato multiuso sostenibile resistente e duraturo più del teak con uno spessore più piccolo con un enorme risparmio del peso complessivo della barca tutto a favore delle prestazioni. Inoltre Baltic Yachts comunica che per questa barca è stata utilizzata: “La più recente tecnologia di condizionamento dell’aria, mescolando aria di ricircolo più asciutta con aria fresca per ridurre il fabbisogno di energia del 30%“. 

I materiali utilizzati per gli interni sono in legni di quercia chiara e composita di lino che si combinano con carte da parati speciali, vimini e cordoncino di carta per produrre una sistemazione leggera, fresca e contemporanea per creare una “semplicità senza pretese”.

Il Baltic 68 Café Racer nasce con la filosofia di Baltic Yacht “niente orpelli ma massima attenzione alla facilità d’uso” ideato per essere realmente gestito da poche persone e offrire sempre prestazioni vincenti.

Ha l’obiettivo di attirare gli armatori che hanno a cuore il tema ambientale e desiderano una facile navigazione e prediligono utilizzare la barca più frequentemente ma con tempi più brevi. Per i clienti che in qualsiasi momento della giornata decidono di staccare la spina per vivere anche per un solo giorno le meraviglie del mare senza però rinunciare al piacere della comodità, insieme agli amici e familiari o solo con la propria compagna e senza dipendere e preoccuparsi di nient’altro.

A riguardo Henry Hawkins il vice presidente esecutivo di Baltic Yachts ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Baltic Yachts ha reagito alla domanda dei clienti e dall’anno scorso stiamo lavorando sui dettagli di questo emozionante Café Racer. Il nostro desiderio e la nostra capacità di adattarci alle esigenze tecniche di uno yacht ecologico hanno dato vita a un prodotto estremamente eccitante”.

Ridurre drasticamente l’impatto ambientale delle barche, ridurre a zero l’emissione e l’inquinamento acustico sono tutte caratteristiche che impegneranno tutti i costruttori di barche per affrontare le sfide del XXI secolo.