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Fra le tante ipotesi che si fanno sugli yacht del futuro quella che si fa più presumibilmente avanti è che dovranno essere costruiti secondi criteri che limitano l’impatto ambientale.
Pertanto si dovranno utilizzare motori ibridi diesel – elettrici con un notevole risparmio di carburante con la possibilità di passare sempre di più da una propulsione planante a dislocante con motori sempre più piccoli, meno consumi, più stabilità con minore velocità di crociera per godersi maggiormente la natura.
Inoltre si dovranno costruire con l’eventualità di transitare da una navigazione a motore a quella a vela con la convenienza di caricare le batterie, che andranno all’occorrenza ad alimentare il motore elettrico di bordo, attraverso l’elica prendendo direttamente l’energia dal vento.
L’altra soluzione, se l’imbarcazione non prevede l’utilizzo delle vele, è di caricare le batterie attraverso l’utilizzo d’impianti fotovoltaici.
Anche se molti esperti del settore asseriscono che in termini di eco-compatibilità la migliore soluzione è ancora rappresentata dai motori endotermici di tipo convenzionale alimentati a biocombustibili ricavati da biomasse di scarto.
Per lo scafo si prevede un riequilibrio tra gli spazi esterni e quelli interni con luce naturale che illumina tutta l’imbarcazione con largo impiego di superfici vetrate.
Inoltre gli yacht saranno sempre più connessi alla rete internet con la possibilità di avere accesso alle carte meteo e a molte altre informazioni non disponibili con gli strumenti tradizionali.
Infine ci sarà ancora un maggiore sviluppo della domotica sui futuri yacht che oltre al controllo e gestione di tutti gli impianti elettrici sarà utilizzato per la guida di tutti gli strumenti d’intrattenimento e videosorveglianza di bordo.
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