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E’ opinione comune che la nautica o meglio dire la navigazione sia solo roba da ricchi, io invece dico che dipende con quale mezzo si naviga.
Infatti, anche con un piccolo battello contenuto in una sacca a spalla insieme a un motore leggero ma affidabile di piccola potenza a basso consumo il tutto trasportabile attraverso un portabagagli, di un’auto
Nel frattempo godersi una sana navigazione a stretto contatto con l’acqua e all’aria aperta.La cosa più bella poi è che tutto questo si può fare con costi davvero limitati perché si eliminano le spese di magazzinaggio di trasporto di esercizio e manutenzione e posto barca che si hanno con una imbarcazione già di media grandezza.
Curati negli allestimenti questa gamma di battelli comprendono misure che variano da 185 cm ai 385 cm di lunghezza dove i più piccoli da 185 cm, 200 cm e 240 cm si possono trasportare attraverso una sacca a spalla di dimensioni 29x50x95 cm con un peso che varia tra i 16 e 19 Kg facilmente gonfiabili con un gonfiatore a pedale.
Sui tender più piccoli inferiori ai 240 cm di solito sono installati dei motori Suzuki che vanno da 4 ai 6 cv che si pilotano facilmente direttamente attraverso la barra del fuoribordo, mentre per i tender più grandi, sono installati motori che possono arrivare fino ai 40 cv pilotati tramite la consolle di comando.
Tutti i modelli della gamma sono realizzati impiegando un tessuto di poliestere ad alta tenacità denominato 1100 dtex ricoperto con plastomero, inoltre per tutti i tender sono disponibili le classiche tre tipologie di fondo dei battelli: a stecca, gonfiabile o vetroresina.
Uno dei grossi problemi dei piccoli gommoni o tender è l’assetto poiché hanno il motore a poppa con nessun carico avanti la prua tende ad alzarsi. Se si alza un po’ il vento e le condizioni del mare tendono a diventare, più difficili aumentano le difficoltà di guidarli, premesso che in condizioni di mare mosso è meglio stare a terra, il Suzukino ha il flap che permette all’occorrenza di regolare l’assetto cioè di alzare la poppa e abbassare un po’ la prua. Inoltre se accidentalmente vi trovate in condizione di mare dove si alza all’improvviso il vento ricordatevi sempre di abbassare la prua attraverso un peso sempre.
Uno dei peggiori pericoli di questi piccoli gommoni è proprio il vento a prua ma stiamo considerando delle situazioni estreme, dove il vento supera i 25 nodi dove voi non dovete mai trovarvi a navigare con queste condizioni di tempo.
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