Si dice che quello che stiamo vivendo adesso è la quarta rivoluzione industriale.

La domanda è sempre la stessa ossia se questa nuova rivoluzione tecnologica aumenterà o diminuirà i posti di lavoro? Da un’accurata indagine emerge che nel 2020 molte attività lavorative che oggi resistono svaniranno. Inoltre milioni di posti di lavoro andranno persi perché sostituiti da robot e macchine intelligenti.

Questa è un’importante indicazione su cui dovranno riflettere le nuove generazioni. Allora quali saranno i mestieri che saranno più colpiti da quest’automazione?

Da questa indagine sembrerebbe che il settore amministrativo sarà ancora una volta più colpito dall’avanzata della robotica e dall’intelligenza artificiale. Molti posti di lavoro in questo settore saranno rimpiazzati da pochi addetti   che con l’ausilio d’innovazioni come il web e l’intelligenza artificiale si faranno carico dei compiti di routine del settore.

Inoltre la stessa indagine ha evidenziato che oltre i contabili e i lavori impiegatizi intermedi, i mestieri che saranno più colpiti dall’automazione saranno quelli legati ai trasporti, alla meccanica, alle costruzioni, grazie all’uso di strutture modulari e standardizzate. Mentre i mestieri legati allo svago, compreso lo spettacolo, alla cura della persona, dei lavori qualificati tra cui gli analisti di dati o gli addetti alle vendite specializzati,  gli addetti ai servizi sociali  e professioni sanitarie superiori, saranno meno colpiti dall’automazione. Non tutti sono pessimisti perché alla fin fine tutte le rivoluzioni tecnologiche hanno aumentato i posti di lavoro. Se la robotica ha reso inutili gli operai che saldavano le lamiere dei veicoli, l’utilizzo dei robot ha fatto aumentare la produzione e ha fatto nascere le fabbriche che costruiscono i robot.

E poi va tenuto conto che mestieri ad alto contenuto artigianale in futuro saranno importanti.