Wally 145 la barca a vela senza limiti

Il successo delle barche a vela  del marchio Wally è nelle idee del suo fondatore Luca Bassani ossia di realizzare barche comode semplici e veloci da utilizzare sia in crociera sia in regate, e di farle sempre più leggere utilizzando materiali  avanzati e tecnologie le più evolute possibili.

Ecco perché quando l’Azienda vara una nuova imbarcazione di una certa categoria, è sicuramente una delle più progredite possibili del momento per cui tutte quelle precedenti della medesima tipologia, anche della stessa Wally, sono tecnologicamente meno avanzate. 

Questo avviene attraverso un programma di sviluppo e ricerca con continui test sulle varie parti che compongono l’imbarcazione,  avvelandosi della collaborazione di specialisti anche per ogni singolo elemento.

Tutto questo sta accadendo con Wally 145 una nuova barca ora in costruzione nel cantiere di eccellenza mondiale per tecnologie avanzate applicate alle imbarcazioni di Persico Marine a Massa Carrara, grazie alla recente collaborazione strategica concordata con Wally. 

Stiamo parlando di un’imbarcazione lunga 145 piedi pari a circa 44 metri studiata da Luca Bassani e disegnata dal famoso architetto e velista argentino German Frers.

Quali saranno le caratteristiche di questa nuova imbarcazione i due protagonisti che la stanno realizzando, hanno rilasciato le seguenti dichiarazioni in merito “La nuova Wally 145 è la barca perfetta per navigare attorno al mondo”, ha detto Bassani, “compendia il nostro credo di performance senza compromessi combinata con un appeal senza tempo”. Senza che venga mai meno il piacere di navigare, “in qualsiasi condizione di vento, nel totale comfort”. Le previsioni VPP (VPP, o Velocity Prediction Program, è un complesso programma per computer in grado di dare una stima delle performance di un yacht a vela, noti alcune caratteristiche dell’imbarcazione e delle condizioni ambientali.) parlano di una barca veloce anche con sei nodi d’aria. “Ma stabile e potente anche in condizioni di vento forte”, “grazie alla forma dello scafo e alla chiglia sollevabile in grado di portare il bulbo fino a 7 metri” finisce Bassani.

German Frers invece dichiara che “la barca doveva essere ancora più lunga ma contrariamente a quanto accade di solito, le dimensioni si sono ridotte durante la fase di progettazione, a vantaggio delle prestazioni e della marinità. Sono state condotte ampie ricerche per contenere i pesi e ottenere nel contempo un ambiente piacevole e ampio, tre diverse aree coperte e un sistema molto sofisticato per la movimentazione delle vele. Il rapporto superficie velica/dislocamento è più alto rispetto a quello dei maxi-yacht di simile categoria”.

In estrema sintesi per com’è stata descritta dagli interpreti principali, dovrebbe essere un’imbarcazione molto innovativa, dove è assicurata una certa velocità anche con venti deboli e stabilità assoluta con quelli forti. Con dislocamento molto inferiore rispetto a barche simili che adesso solcano il mare dovuto all’utilizzazione dei più avanzati materiali compositi in fibra di carbonio.

Per quanto riguarda la costituzione della barca, dalle prime informazioni e illustrazione fornite, in coperta sullo stesso piano ci sono due pozzetti dedicati alle attività sociali, uno riparato occupato dal deck saloon e uno totalmente all’aperto. In aggiunta, a poppa si trova un terzo pozzetto ribassato all’altezza della suite armatoriale dove gli armatori possono spostarsi in un certo momento della giornata per concedersi un po’ di privacy in uno spazio più a contatto con il mare.

Gli interni sono stati sviluppati da Wally insieme a Droulers Architects e lo Studio Mario Sculli e oltre alla suite armatoriale prevede altre tre cabine per sei ospiti. Inoltre a prua esiste lo spazio per quattro cabine doppie per l’equipaggio.

La propulsione è assicurata anche senza vela con una velocità di crociera di 15 nodi attraverso un sistema ibrido costituito da due motori a combustione Man da 650 cv e da due motori elettrici da 60 kW e due banchi di batterie a litio da 10 KW che da sole potrebbero alimentare l’intera barca per una notte completa tutti gli impianti compresi i condizionatori.

La barca presumibilmente sarà varata nel 2019 e da indiscrezione sarebbe già stata venduta a un noto imprenditore italiano da sempre amante delle imbarcazioni a vela Wally, infatti, questa andrebbe a sostituire un’altra dello stesso marchio.

La barca poi è stata varata alla fine del mese di gennaio 2020 nel Porto di Levante di Marina di Carrara con una cerimonia di circa 200 invitati con un po’ di ritardo rispetto alle previsioni.

La barca è stata acquistata dall’imprenditore italiano Marco Tronchetti Provera e si chiama Kauris IV la sua quarta barca a vela che sostituisce Kauris III un’altra barca dello stesso marchio  Wally . Alla fine il costo complessivo della barca si aggira verosimilmente intorno ai 30 milioni di euro.

Nel frattempo il brand Wally nel 2019 è stato acquisito dal Gruppo Ferretti, Azienda leader nel mondo nella costruzione di barche a motori di lusso e adesso con Wally entrerà alla grande anche nel mondo delle barche a vela.

Questo post è stato aggiornato il 28/01/2020.

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