NOI DELL’ASMR

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Noi che ci rilassiamo attraverso i gradevoli rumori che percepiamo, come il gorgogliare dell’acqua, il ticchettio delle unghie sul tavolo, l’accensione e spegnimento dei fiammiferi, lo strofinio delle mani, il rumore del mare, le onde contro le rocce, cubetti di legno che si toccano, la pioggia sulle finestre, il canto degli uccelli, lo scoppiettio del fuoco, il vento che soffia, i grilli in estate, l’acqua che bolle, il vino versato, campane a distanza, bevande gassate sul ghiaccio, coro che canta, le forbici che tagliano e altro ancora. Con la stessa sensibilità non sopportiamo alcuni rumori che sono addirittura odiati in modo tale che fuggiamo o cerchiamo di tapparci le orecchie nel momento in cui avvertiamo la probabilità che alcuni possono entrare dall’orecchio e arrivare al cervello provocando inevitabili irritazioni.

 

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Come il rumore del gessetto o delle unghie che si sfregano sulla lavagna, roba da gelare il sangue, la lama del coltello sulla bottiglia, le forchette sul vetro, lo stridio del coltello sul piatto, l’allarme dell’auto, qualcuno che digrigna i denti, qualcuno che sputa, i cani che abbaiano, i freni stridenti, la porta che cigola, il rubinetto che perde, il martello pneumatico, il rumore del trapano e altro ancora. Noi che riusciamo a godere attraverso suoni che a molti sono impercettibili, nello stesso modo è più amplificata la percezione dei suoni sgradevoli. Abbiamo la stessa spiccata sensibilità ai due estremi dello spettro delle onde sonore. Percepiamo gradevoli i rumori a bassa frequenza mentre ci sono fastidiosi i rumori di media e alta frequenza. Abbiamo una predisposizione a percepire i suoni globalmente in un modo più intenso rispetto alla media. Per questo una voce sussurrata ci fa sentire bene e ci rilassa e un clacson  nel traffico ci irrita e ci stressa. Volendo o nolenti siamo fatti così e sicuramente non ci lamentiamo va bene così.

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